Capitolo 3

Caratteri essenziali per la progettazione

Le seguenti note sono frutto dell'esperienza di utente del Web e di webmaster.

Quando prendo la decisione di creare un server devo pormi le seguenti domande:

A chi devo rivolgere il servizio (TARGET) ?

Quali informazioni intendo produrre?

Quante persone ho a disposizione per gestire ed aggiornare i dati?

Cerchiamo dei possibili orientamenti per dare una risposta alle prime due.

WWW privato

Non necessariamente il server deve essere reso pubblico ma puo` essere utilizzato per ordinare dei dati locali. Non ho piu` la necessita` di copiare lo stesso documento o riscriverlo. Basta conservarne il riferimento. Inoltre, i documenti sono sempre aggiornati (figura nell'Appendice). Posso cosi` organizzarmi il database delle informazioni personali: creo un indice per recuperare facilmente delle informazioni. (es. http://www.cs.indiana.edu/hyplan/ljray.html)

Il WWW e i membri della mia organizzazione

Il server, poi, facilita la distribuzione in tempo reale di documenti, calendari, informazioni. Ad esempio un'universita` puo' fornire facile accesso alle informazioni che interessano agli studenti (figura nell'Appendice): orari corsi, programma corsi, orari ricevimento, elenco tutori, comunicazioni... (es. http://caligari.dartmouth.edu/thayer/)

Il WWW e le pubbliche relazioni

Posso orientarlo ad una comunita` esterna alla mia organizzazione, quale strumento di pubbliche relazioni (figura nell'Appendice) : descrizione delle attivita` locali e divulgazione di informazioni generali come i recapiti telefonici. (es. http://caligari.dartmouth.edu/)

WWW offre servizi di interesse comune

Alcune considerazioni

Creazione di un servizio: suggerimenti

Superata la fase della progettazione in cui ho preso in considerazione gli obiettivi, gli orientamenti, e il bacino di utenza, si entra nel vivo della creazione del servizio stesso. Prendiamo come interfaccia per l'accesso al mondo WWW il prodotto software MOSAIC. Sviluppato dal National Centre for Supercomputing Application (NCSA) presso l'Universita` dell'Illinois.
Il MOSAIC e` uno strumento estremamente potente e versatile. Deve la sua fortuna all'intuitivita` dell'utilizzo e alla capacita` di aumentare la potenzialita` dell'ipertesto grazie all'accesso di innumerevoli risorse.
Tale programma lavora grazie ad un'interfaccia grafica detta finestra.
Non intendo entrare nel merito di come si opera in MOSAIC, lasciando lo sviluppo di tali argomenti a guide introduttive. E tralascero` anche di occuparmi del linguaggio che il gestore del server, il Webmaster, deve utilizzare per sviluppare ipertesti. Mi occupero` essenzialmente di come ottimizzare la comunicazione. Porro` l'attenzione su alcuni problemi che l'ipertesto crea a chi lo scrive e a chi lo legge e proporro` alcune possibili soluzioni.

MENU`

Sulla parte superiore una barra a menu consente una serie di operazioni . Aprire altri documenti, cercare una determinata stringa nel testo e via dicendo. Pongo l'attenzione sulla possibilita` di conservare traccia del proprio percorso grazie una lista detta window history e conservare nota dei siti che reputo piu` interessanti nella hotlist. Entrambe le due liste sono degli ipertesti. Sono i "fili di Arianna", consentono di rivisitare i siti passati. Il testo descrittivo da loro utilizzato e` il TITOLO.

CODICE LINGUISTICO

Innanzitutto bisognera` decidere quale lingua utilizzare.
Se intendo aprire l'accesso all'informazione ad un ampio uditorio devo considerare l'opportunita` di scrivere il server nella lingua maggiormente utilizzata, per lo meno per quel tipo di servizi a piu` ampia distribuzione. Ovviamente nella scelta di mantenere un server che fornisca informazioni in piu` idiomi e` da considerare la maggior fatica nel gestire, nell'aggiornare e nel rendere congrui dati e link (vedi la figura nell'Appendice).

TITOLO

Un titolo dovrebbe essere presente in ogni testo. Solitamente i browser lo mostrano in un area diversa da quella riservata al corpo del documento stesso e in un campo la cui lunghezza varia da browser a browser. Il titolo deve permettere di identificare il contenuto dell'ipertesto: alcuni strumenti per la ricerca di documenti o per la catalogazione dei server utilizzano questo campo informativo. Come gia` detto nella MENU`, il titolo viene utilizzato dalla hotlist e dalla window history come descrizione della pagina acceduta.
E se nel caso della hotlist e` possibile modificare il titolo per renderlo piu` significativo alle letture successive questo non e` concesso per la window history.
E` opportuno quindi, non sottovalutare l'importanza di questo campo. Oltre ad una breve descrizione, si potrebbe valorizzare il contenuto informativo con dei termini chiave.
Non ci sono regole fisse sulla lunghezza di questo campo. Ogni browser riserva un diverso spazio per la sua visualizzazione; sapendo che potrebbe essere troncato con conseguente perdita di informazione, diventa opportuno limitarne la lunghezza a 64 caratteri.

URL

In Web l'URL ovvero Uniform Resource Locator e` l'indirizzo che consente di identificare e recuperare un documento su Internet. Un URL si presenta costituito da tre parti:
             protocollo://macchina.dominio:porto/path


http://ale2ts.ts.infn.it:6163/~alex/me.html ---- ****************** ----************** | | | | | | | | prot. ind.macchina porto path
Ecco alcuni altri esempi di URL:
file://localhost/eprint/
gopher://gopher.sunet.se/
ftp://nic.umass.edu/pub/ednet
tn3270://auducacd.duc.auburn.edu/
telnet://hytelnet@access.usask.ca:23/
Ogni Url richiama una ed una sola pagina. Questo non impedisce che nel tempo la pagina venga modificata, sostituita, o persino eliminata.

Quando si comunica l'indirizzo per il nostro servizio e` opportuno fornire non il nome del nodo ma uno pseudonimo detto alias L'alias permettera` di far riferimento al nostro servizio prescindendo dalla macchina.

Non

http://tutto.occhio.del.ciclone/


ma


http://www.occhio.del.ciclone/

Se cambieremo il nome del nodo, o la macchina stessa, non sara` necessario (peraltro impossibile informare di tale modifica tutti gli utilizzatori del servizio.

PAGINE

Le pagine correlate fra loro non sono orientate gerarchicamente. Possiamo pero` distinguere due tipi di pagine: la pagina indice e la pagina documento. La distinzione fra le due non sempre e' possibile L'indice che introduce alla raccolta viene indicato col nome di home-page. Tale pagina deve consentire un agile accesso ai documenti successivi. Deve presentare concetti immediati . Un indice troppo schematico puo` pero` portare ad un impoverimento dell'informazione.
Pagina Testo o Documento Virtuale.
Consideriamo il problema della grandezza di un documento. Non ci sono limitazioni sulla lunghezza di un documento.
Un testo troppo lungo puo` prendere troppo tempo per il caricamento ma anche per la visualizzazione (navigazione) ma consente una visione totale del documento stesso.
Opportuno, allora, consentire due accessi allo stesso documento:
1. uno che favorisca la ricerca, l'approfondimento e la selezione di argomenti (accesso a cascata)
2. uno che faciliti la disponibilita` del documento nella sua globalita` (per stampa e lettura complessiva)
Se decido di troncare il testo in piu` parti devo farlo per argomenti. Non devo farmi ingannare dalla pagina virtuale che presenta caratteristiche diverse dalla pagina di un libro. Non posso pensare, per esempio, che la pagina virtuale sia riproducibile su uno specifico formato di carta. Per cui non posso spezzare una sezione di testo. La continuazione su un'altra pagina non avrebbe molto senso, visto che posso accedervi anche senza passare per la prima.

In ogni pagina e` opportuno fornire delle indicazioni su come orientarmi rispetto la struttura complessiva. Posso inserire un accesso alla Home page ed inoltre per pagine chiaramente correlate, dove ha maggiormente senso il concetto di precedente e seguente, dei puntatori a tali pagine.

FORM

E` uno strumento che consente al lettore di inserire dati in una scheda interattiva, selezionare, compiere operazioni specifiche. Il Webmaster puo` utilizzarlo anche come strumento di feedback che stimoli esplicitamente il lettore a comunicare le proprie impressioni.

IMMAGINE

Le immagini possono essere inserite nel testo stesso e vengono indicate come inline images. Oppure possono essere l' oggetto del nodo informativo.
Ogni immagine gioca ruoli diversi: Se deve rendere maggiormente esplicito un concetto non deve pero` attrarre tutta l'attenzione su di se`.
Se ha un valore estetico non deve pero` rendere l'accesso al documento troppo pesante : si perde il gusto di visualizzare delle immagini quando si aspettano minuti per recuperarle.
Se e` importante di per se` puo` essere introdotta da un nodo informativo con le seguenti caratteristiche:

In entrambi i casi si puo` fornire il formato e la grandezza del file.

VEICOLO

L'ipertesto consente di rendere l'informazione indipendente da ogni tipo di supporto fisico. Opportuno e` ricordarsi che la maggior parte dei riceventi non ha a disposizione un terminale X a 19" a colori. Il documento costruito pensando solamente a questo media puo` diventare criptico per chi utilizza un terminale tipo vt100 o comunque perdere attrattiva per chi utilizza un PC monocromatico.
Le icone e le immagini possono essere studiate per ottenere una buona resa anche su risorse piu` modeste. Ed una frase sostitutiva dell'immagine puo` essere esplicativa del messaggio che l'icona voleva esprimere.

SOURCE

Il Mosaic permette di trattare file in formati diversi in maniera trasparente per il lettore. Il browser si occupa di scegliere gli strumenti piu` opportuni per il trattamento dei singoli dati. Non c'e` pero`, una esplicita descrizione della grandezza di documenti che debbano essere visualizzati come immagini, file in formato postscript. Risulta opportuno fornire questa informazione.
Attribuire un nome significativo al file, puo` poi fornire maggiori dettagli al lettore sul tipo di informazioni selezionabili. Una estensione evocativa del formato del file consente poi, a quei browser che la utilizzano, di scegliere l'opportuno visualizzatore.

MAPPA

E` una codifica pressoche` grafica. Permette di visualizzare e selezionare le informazioni grazie il supporto dell'immagine. Comporta lo svantaggio che per un errato posizionamento del mouse si possono ottenere documenti diversi da quelli voluti.
Tale strumento puo` essere utilizzato per presentare vere e proprie mappe. Ma anche per (vedi http://george.lbl.gov/cgi-bin/map_master) piacevoli effetti.
Naturalmente anche qui vale il discorso fatto per le immagini: si puo` prevedere, dove sia possibile, una soluzione alternativa che non escluda quell'utenza che non sia provvista di adeguate risorse.

AUTORE E AMMINISTRATORE

E` opportuno proporre i riferimenti agli autori dei documenti e all'amministratore. Utili sono dati quali indirizzi, e-mail, mansioni, foto e perche` no , curriculum vitae, interessi... Questo rende piu` umanizzato il contesto comunicativo e fornisce inoltre il veicolo per inoltrare apprezzamenti, avvisi di malfunzionamenti, richieste di approfondimenti da parte del lettore: una forma di feedback.
pagina Mosaic

DATE

E` importante fornire la data di quando e` stato modificata una pagina e in alcuni casi puo` tornare utile sapere anche quando e` stato creato un certo servizio.
Nelle pagine indice poi si possono dare i riferimenti a tutti i documenti modificati nell'ultimo periodo.

LINK

Le parole sottolineate sono gli iperlink, selezionate conducono alla visione di un altro documento. I link possono essere tessuti fra parti dello stesso documento, fra documenti serviti dallo stesso server o con documenti su server diversi. Le parole che introducono il link devono essere utilizzate con cura per rendere esplicito il tipo di contenuto che si va ad accedere. Una descrizione troppo breve o generica puo` costringere l'utilizzatore a dover intraprendere percorsi che non sono interessanti al suo scopo. Ogni link ad un ulteriore nucleo informativo comporta : un certo dispendio di tempo e la perdita dell'informazione della pagina precedente.
Un esempio concreto rendera` piu` esplicito il concetto (figura nell'Appendice).

Inoltre, i meccanismi con cui funziona l'ipertesto e le metodologie di distribuzione dei dati devono essere resi trasparenti al lettore.

Indirizzo del documento

Quando accedo ad un documento interessante, mi piace leggermelo con la dovuta tranquillita`, e su carta. Puo` capitare che cerchi di recuperare l'indirizzo del server che ha distribuito l'informazione. Tipicamente succede che non lo ricordo, e che la mia smisurata hotlist non e` di grande aiuto.
Risulta opportuno e non ridondante, quindi, apporre alla fine di una pagina l'indirizzo (l'URL) del documento stesso.

RECUPERO INFORMAZIONI

Nel progettare il server sara` opportuno inserire dei puntatori ad alcuni strumenti di ricerca come il (http://lycos.cs.cmu.edu")Lycos, o il (http://www.cs.colorado.edu/home/mcbryan/WWWW.html) WWWW WORLD WIDE WEB WORM o ancora il WebCrawler http://www.biotech.washington.edu/WebCrawler/WebQuery.html/WebCrawler in raccolte create via wanderer, spider, robot e simili.

TEST

Nella costruzione degli ipertesti e` importante la fase di verifica. E` necessario controllare periodicamente la congruita` dei puntatori ai documenti. Per far cio` sono a disposizione molti strumenti. (vedi per esempio explore http://cui_www.unige.ch/ftp/PUBLIC/oscar/scripts/README.html
Sara` inoltre opportuno verificare i vari documenti e le immagini su piu` risorse fisiche possibilmente su diversi browser.
Segnalo infine che sono disponibili dei programmi che si occupano di leggere i file di accessi per produrre statistiche sull'utilizzo del servizio stesso (vedi per esempio getstats http://www.eit.com/software/getstats/getstats.html o musage http://www.blpes.lse.ac.uk/misc/musage.html .

Dalla parte del Lettore

Dal punto di vista del lettore il mondo Web puo` essere scandagliato per recuperare velocemente informazioni aggiornate come numeri telefonici, indirizzi; per approfondimenti tecnici come lettura di manuali, bibliografie, preprint, quotazioni in borsa; per recuperare strumenti di lavoro come i programmi di pubblico dominio; per scambi di opinione con altri utenti, netnews, FAQ, videoconferenze, MUD; per esercitarsi in alcune discipline, corsi interattivi; per viaggi virtuali, foto, indirizzi, localita` turistiche; per effettuare ordini commerciali e non dimentichiamo anche per divertirsi.
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Copyright © 1995 Alessandra Richetti
URL: http://www-dft.ts.infn.it/~richetti/paper/prefazione.html