A quasi mezzo secolo dalla sua nascita, la Teoria delle Stringhe
torna alle sue origini, i.e. ci si occupa di nuovo di
Interazioni Forti, non più nell'ambito della Teoria della Matrice ,
bensì all'interno della . La ``dualità /CFT, tra teorie di
stringa nel bulk e teorie di gauge sul bordo di uno spaziotempo
del tipo
, ha fornito un
nuovo strumento tecnico per affrontare gli aspetti più propriamente
non-perturbativi della teorie di Yang-Mills.
A fronte di ciò, risulta comunque utile esplorare
modelli fenomenologici di confinamento, ``string inspired''.
In questo approccio, un po' più tradizionale, si lavora a livello
di teorie di campo efficaci per i modi massless della stringa, quali
l'Assione ed il Dilatone.
In questo ambito, abbiamo recentemente stdiato la relazione tra confinamento
e rottura dell' invarianza di scala, usando un formalismo manifestamente
gauge invariante, ma ``cammino-dipendente'', alternativo all' approccio
basato sul Wilson-loop convenzionale. Più in dettaglio, abbiamo ricavato sia il
potenziale di Cornell,
, sia la
relazione di 't Hooft
,
dove la densità di energia del campo dielettrico di colore
è lineare col campo stesso, con il coefficiente di proporzionalità
espresso dalla tensione della stringa . In entrambi i casi,
il confinamento è legato all'apparire di una costante dimensionale,
che rompe l'invarianza di scala.
Euro Spallucci 2016-05-19