L' interazione con il computer e' un processo estremamente complesso
progettato in modo tale da dare l' illusione di naturalezza
e intuitivita'. Un utilizzo professionale del computer richiede
in qualche misura di andare al di la' o almeno di conoscere
a grandi linee i meccanismi che vengono messi in gioco per creare
l' illusione.
Inizieremo quindi con un esame sommario delle diverse
modalita' di interazione con un tipico computer moderno
negli utilizzi piu' frequenti.
Notiamo subito che qualsiasi azione o elaborazione eseguita dal
computer viene innescata da un input che puo' assumere forme
diverse ma, nella grande maggioranza dei casi, e' costituito da
un sistema di puntamento e selezione
di azione (mouse, touchpad,
trackball,...
con relativi tasti) e da una tastiera
(per immettere dati sotto
forma di sequenze di lettere, cifre, segni di interpunzione o
altro). Anche per l' output (informazione che viaggia dal
computer verso l' utilizzatore) esistono vari dispositivi
ma lo schermo resta il
piu' frequente tra questi.
L' utilizzo della tastiera, grazie alla corrispondenza esplicita tra
simboli sui tasti e significato della pressione degli stessi, e'
relativamente diretto (anche se alcune modalita' di utilizzo lo
sono di meno, p.es. l' utilizzo di tasti "modificatori", il
piu' semplice dei quali e' quello del blocco delle
maiuscole). Invece, i dispositivi di puntamento, pur se
estremamente semplici da usare, richiedono per comprenderne
l' utilizzo, un apprendimento, magari per tentativi,
delle diverse funzionalita' associate in diverse crcostanze alle
varie azioni elementari disponibili. Le azioni dirette sul
dispositivo di puntamento vengono rappresentate in modo grafico
sullo schermo mediante variazioni di elementi grafici. Queste includono
Con lo schermo e l' utilizzo di diversi elementi grafici
si realizza in pieno la creazione di una realta' virtuale che
serve a facilitare l' interazione col computer attraverso
l' utilizzo di elementi grafici progettati per semplificare
e rendere piu' intuitive varie operazioni.
Per esempio, nei moderni sistemi di elaborazione, ciascun
gruppo di informazioni logicamente omogenee (un testo, una
foto, una musica) viene denominato in inglese file (generalmente tradotto come archivio in italiano). Il
significato originale della parola file
era "contenitore per
documenti, carte, di vario genere". Ecco che su una
estensione di significato viene costruita una metafora visiva
consistente che
aiuta a interagire col computer: piu' file vengono
organizzati in folder (cartelle)
, cliccare su un file di volta in volta ne mostra il contenuto o
innesca nuove elaborazioni, cliccare su una cartella ne fa vedere
il "contenuto". E' banale comprendere che nello schermo non
ci sono vere cartelle ma solo disegni ottenuti mediante
piccoli elementi luminosi e colorati (pixel)
, controllandone colore e lunimosita' e che le modifiche o i
movimenti degli elementi grafici
altro non sono se non ilusioni date dal veloce modificarsi delle
caratteristiche di gruppi di pixel.
L' utilizzo della metafora "ufficio" sullo schermo del
computer da' il vantaggio di rendere intuitive alcune
azioni. Per esempio, costruendo sulla nostra esperienza in un
ufficio, diviene intuitivo utilizzare un elemento grafico a forma di
cestino per indicare come eliminare informazioni divenute
inutili, anche
in assenza di spiegazioni esplicite. Cosi', anche l' uso di
particolari stilizzazioni grafiche (le icone) permette di suggerire
cosa si potra' ottenere cliccando su di esse (busta postale per la
posta elettronica, stampante stilizzata per stampare etc,).
Altro elemento importante nelle interfacce e' la cosiddetta
consistenza. Con tale termine
si intende il grado di coerenza nella funzionalita'
di elementi con caratteristiche simili. Per esempio, ci
aspettiamo che "finestre" corrispondenti ad applicazioni
diverse permettano di interagire col computer in modo simile. Se
una finestra di un' interfaccia mostra un menu' in
alto a sinistra con la possibilita' di stampare il contenuto
della finestra, ci aspettiamo che tutte le altre possibili finestre
presentino la stessa possibilita' nella stessa posizione, in modo
da evitare affannose ricerche tra tutti i menu'.
Va anche notato che le interfacce grafiche richiedono una
quantita' non banale di elaborazione. Pertanto la loro
ideazione ed utilizzo sono stati possibili solo ad uno stadio
relativamente evoluto della storia dei computer. Precedentemente
all' utilizzo di interfacce grafiche esistevano altre modalita'
di interazione, tra cui la cosiddetta interfaccia di linea,
ancora adesso presente in quasi tutti i sistemi operativi, quanto meno
come interfaccia semplificata da utilizzare nelle fasi di
manutenzione del sistema.
L' interfaccia di linea, anche se richiamata dall' interno di
interfacce grafiche, rimane tuttora estremamente utile per lo
svolgimento efficiente di alcuni compiti e apprenderne i rudimenti di
utilizzo e' altamente raccomandato per chi ambisca ad un
utilizzo piu' professionale e cosciente del computer.