Il desktop  (scrivania)


Le risorse del computer (periferiche, tempo di calcolo, memoria, etc.) sono di norma gestite dal Sistema Operativo (S.O.), un programma che e' sempre presente in memoria  (RAM) del computer e che  ne definisce e regola l' utilizzo.

Il S.O. utilizza dei programmi specializzati (interfacce utente)  per interfacciarsi verso l' utente attraverso le periferiche di Input/output (I/O) e permettere a questi di utilizzare le risorse del computer.

I computer attuali  gestiscono abitalmente l' interfaccia verso l' utente in modo grafico:  sullo schermo appaiono simboli grafici  con cui l' utente puo' interagire mediante il mouse (puntando, cliccando in vario modo, trascinando, digitando sulla tastiera, etc.). Ad ogni modalita' di interazione, corrispondono delle "risposte" da parte dell' interfaccia utente che possono tradursi  nella modifica delle caratteristiche grafiche che appaiono sullo schermo, alla comparsa o scomparsa di elementi grafici o all' avvio di richieste di elaborazioni da parte del S.O..

Accanto alle interfacce grafiche (GUI: Graphic User Interface) spesso coesistono interfacce "di linea" in cui l' accesso alle risorse del computer avviene mediante una codifica testuale invece che attraverso una codifica di tipo grafico.

Quasi sempre, le interfacce grafiche suggeriscono una metafora in cui le risorse del computer sono viste e schematizzate come oggetti di una "scrivania virtuale" (il desktop - scrivania).

E' importante non confondere "sostanza" ed "apparenza".

Lo stesso sistema operativo puo' avere interfacce diverse (eventualmente diverse per diversi utenti). Oppure sistemi operativi diversi possono utilizzare la stessa interfaccia.

Sulle macchine Linux del cluster di Infis la configurazione standard (default) utilizza KDE come interfaccia grafica.
A tale scopo non e' richiesta alcuna azione da parte dell' utente: Dopo aver digitato correttamente username e password nell' apposita finestra di login e dopo un' eventuale finestra informativa sulla scadenza dell' account e utlizzo dello spazio disco, apparte il Desktop "scrivania del KDE come mostrato in fig. 1.

Il desktop è costituito da  alcuni elementi principali: lo sfondo (background),  alcuni elementi grafici corrispondenti a risorse particolari (finestre e icone) e un elemento che raccoglie la maggior parte delle possibili risorse utilizzabili mediante l' interfaccia grafica (la barra).

Per la maggior parte degli elementi dell' interfaccia grafica, l' utilizzo è abbastanza  intuitivo e comunque agevole una volta familiarizzatisi con i meccanismi di base.

All' interno dell' interfaccia grafica è possibile aprire un particolare tipo di  finestra  (finestra terminale)  che permette di interagire col S.O. mediante il cosiddetto interprete di comandi  che altro non è se non un' interfaccia  non grafica col S.O. operativo.

Anche di interpreti di comandi  (shell) ce ne sono diversi.  Comune a tutti la modalita' iterativa di interazione:  nella finestra appare una scritta (il prompt)  che seghnala che l' interprete di comandi è in grado di accettare un nuovo comando. Questo va  digitato da tastiera e alla fine va premuto il tasto enter (invio) per segnalare la richiesta di esecuzione del comando. A seconda del tipo di comando il sistema potrà inviare output alfanumerico o grafico sullo schermo,  oppure svolgere azioni che non comportano output  esplicito. In ogni caso, il riapparire del prompt segnala l' avvenuta esecuzione del comando.

Naturalmente, per poter utilizzare l' interfaccia di linea è necessario conoscere i possibili comandi  relativi ai compiti che si vuole eseguire.
Un meccanismo per poter avere un suggerimento circa i possibili comandi è di digitare sulla finestra terminale il comando

apropos  keyword

dove keyword è una parola chiave che potrebbe essere rilevante per la descrizione del compito che si vuole eseguire.