La maggior parte dei risultati ottenuti nella Teoria delle Stringhe
e' basata su una valutazione perturbativa, i.e. sviluppo in genus,
del path integral di Polyakov. Questo tipo di approccio focalizza
le proprieta' quantistiche di bulk, i.e. viene studiato
lo spettro vibrazionale del foglio d'universo spazzato dalla stringa nella
sua evoluzione nello spaziotempo. In
complemento a questa formulazione, ne abbiamo proposto un'altra
in cui la stringa, come oggetto fisico, e' descritta come unico
bordo della superficie d'universo da essa descritta.
Seguendo il suggerimento implicito nella ``congettura di
Maldacena'', abbiamo cercato di costruire uno schema di
``quantizzazione al bordo'' corrispondente
a quella di bulk. Abbiamo dimostrato che il path integral per
l' azione covariante di Schild è, da un certo punto
di vista, più conveninete di quello di Polyakov, in quanto
contiene l'informazione relativa
sia alla dinamica quantistica di bulk, sia a quella di bordo. In
particolare, il funzionale di Polyakov risulta, nel nostro
schema di quantizzazione, come un' ``azione
efficace'' per il bulk dopo aver fattorizzato, opportunamente, la
dinamica di bordo. Quest'ultima e' descritta dal funzionale di
stringa di Eguchi, e risulta ``indotta'' dal modo-zero del
momento areale di bulk. Da queste, pur brevi, osservazioni risulta
come la dinamica di bulk e quella di bordo siano legate in maniera
tutt' altro che banale. La difficoltà maggiore da superare, in
questo tipo di problema, è
che questi effetti di bordo non sono di natura perturbativa, per cui
le tecniche di calcolo standard non sono adatte a descriverli.
Un ulteriore sviluppo è stato l'introduzione di un nuovo schema
di approssimazione particolarmente adatto a questo tipo di
quantizzazione. L'approssimazione introdotta coniuga l' approccio
di Minisuperspazio della Quantum Cosmology, con l'approssimazione
di quenching delle teorie di gauge e consente una descrizione
esatta della dinamica del centro di massa e del modo collettivo di
deformazione di una p-brana. Il risultato finale è che in questo
nuovo schema la dinamica quantistica della p-brana risulta equivalente
a quella di una particella fittizia in una Geometria Polidimensionale,
dove strutture geometriche di dimensione differente, i.e. punti,
linee, superfici,... etc., sono trattati in maniera del tutto
equivalente. Ulteriori studi, attualmente in corso, di questa
dinamica effettiva potranno chiarire se è possibile che la
Meccanica Quantistica a livello della Scala di Planck consenta,
non solo fluttuazioni nella geometria e topologia, ma anche nella
dimensione di un oggetto esteso. Questa nuova proprieta', se
confermata, potrebbe essere il punto di partenza per una vera
e propria Teoria Unificata degli Oggetti Estesi, in cui esiste
un singolo oggetto esteso che puo' assumere dimensionalità diverse
a seconda dello stato quantico in cui si trova.
Lo sviluppo di un nuovo approccio non perturbativo per lo studio della dinamica di una stringa, gia' generalizzato ad oggetti estesi di dimensione superiore, ha consentito di determinare le proprieta' di simmetria di tali oggetti per trasformazioni di Dualità sia nel caso chiuso che in quello aperto. Tali risultati, che mostrano come il mantenimento delle simmetrie di gauge in presenza di oggetti aperti richieda la presenza di termini di massa per i campi di gauge, possono essere applicati a situazioni concrete: in particolare e' interessante analizzare cosa accade nello spaziotempo quadridimensionale quando un oggetto esteso viene nucleato. Sembra, infatti, che tale processo sia accompagnato dall'eccitazione di una particella pseudoscalare, che risulta massiva. L'analisi classica finora sviluppata mostra chiari indizi del fatto che la richiesta di invarianza, associata con la presenza di un campo compensatore alla Stueckelberg, puo' essere interpretata, nel caso di oggetti aperti, come la giustificazione piu' naturale per l'origine di termini massivi. Possibili applicazioni al problema della Materia Oscura, in ambito cosmologico, sono attualmente allo studio.
Il ruolo centrale delle Teorie di Yang-Mills nella descrizione delle interazioni fondamentali e` ormai universalmente acettato. Una posizione particolare in questo schema e`, invece, occupato dalla gravitazione. Una teoria consistente della gravita' quantistica richiede l'introduzione di oggetti relativistici estesi come costituenti fondamentali non solo della materia ma anche della struttura intrinseca dello spaziotempo. Naturalmente, la correttezza di questo punto di vista verra' confermata solo se sara' possibile recuperare nel limite di bassa energia il ruolo predominante rivestito in questo ambito dalle teorie di gauge. In uno schema unificante totale, quale quello fornito, ad esempio, dalla ``-Theory'', risulta, pertanto, necessario stabilire un legame tra oggetti relativistici estesi e campi di Yang-Mills. La corrispondenza tra teorie di stringa e teorie di gauge nel limite di grandi , è stata estesa anche al caso di oggetti di dimensione maggiore presenti nello spettro della ``-Theory''. In particolare si è trovato un legame tra oggetti estesi e . Un passo in questa direzione è stato già compiuto, dimostrando che una teoria di gauge di Yang-Mills quadridimensionale, con termine topologico, in approssimazione di quenching, nel limite di grandi , può essere messa in relazione con un modello contenente una -brana aperta, il cui interno viene identificato con un Bag Adronico. In questo modello, il termine topologico della teoria di gauge iniziale, produce un particolare tipo di ``membrana topologica'', o membrana di Chern-Simons, come bordo del Bag Adronico. Il passo successivo è stato estendere tale corrispondenza ad oggetti di dimensione diversa in uno spaziotempo di dimensione . Infine, modificando lo schema di quenching si è mostratata la presenza di una -brana nello spettro di una teoria di gauge anche in assenza del termine topologico.