Prendiamo ad esempio, due tra i più importanti innovatori mai vissuti: Newton ed Einstein.

Newton formulò la meccanica classica e risolse il problema dei moti planetari e collegati. Diede contributi importanti, ma non risolutivi, all'ottica ed alla meccanica dei fluidi. Non riuscì, nonostante gli sforzi, a dire nulla di duraturo in chimica. Su problemi importanti ed allora in rapido sviluppo come acustica, elettricità e magnetismo i suoi lavori non sono particolarmente significativi.

Einstein rivoluzionò la meccanica, l'elettromagnetismo e la teoria della gravitazione, ma i suoi contributi alla microfisica, ovvero al settore in più rapida espansione della fisica del '900, sono rimasti sporadici (ancorché molto importanti).

Naturalmente entrambi si rendevano perfettamente conto di questo fatto. È ben nota quella frase che Newton scrisse in una lettera ad un amico: "Ho l'impressione che i posteri mi vedranno come un bambino che gioca su di una spiaggia, alla ricerca di un sassolino curioso o di una conchiglia più graziosa delle altre, mentre lo sconfinato mare della Verità si stendeva inesplorato davanti a me".