Cassani wrote(1-6-2000):


> La spiegazione della natura ondulatoria della Costante di
> Struttura Fine viene derivata nella TOC dal comportamento
> dell'elettrone sulla prima orbita di risonanza nell'atomo
> di Idrogeno.
>
> Nel modello ondulatorio dell'atomo si va a calcolare la
> velocita' "v" dell'elettrone, quale sorgente d'onde che
> costituiscono tutti i suoi campi, in modo relativistico
> secondo il modello ondulatorio dell'elettrone della TOC.

A dire il vero, no. Tutto quello che Cassani fa e' di trovare che
se vale il suo modello ondulatorio (che non intendo discutere
ora) allora il reciproco della costante di struttura fine e'
un numero intero, il numero di fronti d'onda sull'orbita. E qual e'
questo numero intero? In una teoria degna di questo nome o si dice che
puo' essere qualunque - nella Meccanica Quantistica un procedimento
analogo conduce per esempio allo spettro dell'atomo di idrogeno, in
ottimo accordo con l'esperimento - o si argomenta da principi primi
quale debba essere. In questo modo, e solo in questo, si puo' dire di
averne spiegato il significato in funzione di tali principi. Invece
che fa Cassani? Dice che 137 e' il numero di fronti d'onda
sull'orbita, senza ulteriore argomentazione. Ovviamente questo lascia
tutto nell' oscurita' iniziale: perche' 137 e non 1? o 2? o 42? o
18769? In altre parole, perche' l'elettrone si sistema proprio in un'
orbita dove ci stanno 137 sue lunghezze d'onda, non di piu' ne' di
meno?

Cassani wrote(5-6-2000):

Io> Il problema e' che il calcolo e' fatto sull' orbita
Io> corrispondente allo stato fondamentale dell'atomo di idrogeno, che nel
Io> modello di Bohr-Sommerfeld che Cassani sta cercando di riprodurre e'
Io> esattamente circolare,

> La critica sarebbe quasi centrata, se non fosse proprio campata
> per aria, per il fatto largamente noto che:
> 
>     pur essendo vero che la prima orbita L nell'atomo d'idrogeno
>     risulta circolare, Smargiassi dimentica che qualsiasi differenza
>     tra i livelli dell'energia dell'atomo è rilevabile --- solo --- quando
>     ci sia stata un'emissione da paragonare ad un'altra emissione.
> 
>     Quindi solo quando avviene un salto quantico è possibile la
>     rilevazione della Costante di Struttura Fine, ed in questo
>     salto quantico le orbite sono ellittiche, non circolari, in perfetto
>     accordo con i dettami della Teoria Ondulatoria del Campo (TOC).

Ecco la sorpresina! Sento rumore di arrampicata sugli specchi? Nelle
opere pubblicate (web e libro) si "deduce" il valore di alfa - usando
quei pochi calcoli che ci sono - ragionando solo ed esclusivamente
sull'orbita stazionaria, non dell'orbita durante il salto. Di questa
seconda orbita non ci e' data nemmeno la forma - intendo l'equazione
cartesiana, non parole. Di certo non puo' essere ellittica ne'
tantomeno chiusa, visto che i raggi di partenza e arrivo sono diversi;
quindi e' del tutto diversa da quella esaminata nei calcoli
accessibili al volgo. Ovviamente se per avere il risultato esatto si
deve passare all'esame di una situazione totalmente diversa il calcolo
andrebbe rifatto di sana pianta, per mostrare che il risultato rimane
quello desiderato. Per conoscere questo calcolo dovremo aspettare la
prossima edizione del Libro? Mano al gesso, Cassani...