> Perché ad Einstein non è stato dato il Nobel, né per la
> Relatività Ristretta né per quella Generale?

Non è del tutto vero. Pais dedica un'intera appendice di Subtle is the Lord alla questione: secondo la sua ricostruzione, basata tra l'altro sui verbali della Commissione, le proposte per il Nobel ad Einstein erano fioccate da anni da parte di numerosi fisici, che avanzavano ragioni diverse. Non solo per la Relatività (ristretta e generale) e per l'effetto fotoelettrico, ma anche per il moto browniano ed anche lavori meno noti come quello sul calore specifico dei solidi.

Insomma, non c'era dubbio già prima del 1920 che Einstein il Nobel lo meritava. Il punto era: con quale motivazione esattamente? Per districarsi, la commissione commissionò due relazioni. La prima, sull'effetto fotoelettrico, ad Arrhenius (e poi Oseen), che diede un giudizio positivo ma espresse dei dubbi sull'opportunità di conferirlo in quel momento. La seconda sfortunatamente andò ad un certo Gullstrand che di mestiere lavorava sull'ottica geometrica e di relatività non capiva moltissimo (all'epoca non erano molti quelli che ci capivano). Questi, anche basandosi su di un quadro sperimentale all'epoca non del tutto chiaro, sconsigliò il conferimento.

Dopo un paio d'anni di incertezza, alla fine si decise di assegnare il Nobel ad Einstein "per i suoi contributi alla fisica teorica, in particolare per la scoperta della legge dell'effetto fotoelettrico". Come si vede, la relatività non compare esplicitamente nella motivazione, ma è prudentemente solo adombrata.

Bibliografia

A. Pais, Subtle is the lord... The science and life of Albert Einstein (Clarendon, Oxford, 1982); ed. it. Sottile è il signore... La scienza e la vita di Albert Einstein (Bollati Boringhieri, Torino, 1991).