Le analisi del campione

LEED - Low Electron Energy Diffraction 1/2


Questa tecnica permette di conoscere la struttura cristallografica superficiale di un gran numero di solidi cristallini.

Poiché gli atomi sulla superficie, e in prossimità di questa, non hanno le stesse posizioni atomiche che avrebbero all'interno del cristallo, per lo studio e l'analisi delle proprietà delle superfici è opportuno conoscere la distribuzione spaziale degli atomi, perché strutture diverse possono corrispondere a proprietà diverse.

Bombardando la superficie con elettroni a bassa energia (circa 10-200 eV), si possono ricavare due tipi di informazione:

  • osservando la posizione relativa degli elettroni diffratti come punti luminosi su uno schermo fluorescente si risale al reticolo cristallino superficiale;
  • analizzando l'intensità dei punti luminosi in funzione dell'energia degli elettroni incidenti si ha un'idea di come gli atomi si siano riposizionati nella ricostruzione superficiale.

Il cannone elettronico spara elettroni, aventi una data energia e lunghezza d'onda confrontabile con le distanze interatomiche, sul campione; ogni volta che questi elettroni incontrano una regione superficiale dove è localizzato un atomo se vengono diffratti elasticamente, allora verranno raccolti dallo schermo fluorescente.
Le griglie di filtro, invece, raccolgono gli elettroni a bassa energia che sono prodotti da una diffrazione secondaria.